Davide Sivolella, classe 1981, è un ingegnere aerospaziale laureato al
Politecnico di Torino. È uno dei massimi esperti mondiali del Programma Space Shuttle,
al quale ha dedicato due saggi: “To Orbit and Back Again – How the Space
Shuttle Flew in Space” (già recensito da COSMOBSERVER qui) e “The Space Shuttle
Program – Technologies and Accomplishments” (in prossima recensione), entrambi
scritti in inglese e editi da Springer. Attualmente vive e lavora in Gran Bretagna
ed è uno dei responsabili della manutenzione straordinaria dei velivoli della
compagnia aerea British Airways.
È una bella giornata di sole
quella che fa da sfondo all’incontro con Davide Sivolella. Nell’ambito
scientifico molto spesso l’esperienza e l’età vanno di pari passo. Davide è
sicuramente il più giovane intervistato da COSMOBSERVER, tuttavia rappresenta
un’eccellenza assoluta. A detta di alcuni astronauti ai quali abbiamo
sottoposto i suoi due saggi sullo Space Shuttle, quelli scritti da Sivolella
sono sembrati i più completi, corretti e comprensibili. Quello che colpisce di
Davide è l’accento tipico di chi ormai pensa raramente in italiano. Infatti,
come purtroppo capita sempre più spesso, ci siamo trovati di fronte
all’ennesimo “cervello in fuga” da un’Italia che dopo averlo preparato e
formato non lo ha accolto come meritava nel mondo del lavoro. Un peccato, visto
il valore che ha successivamente dimostrato. L’intervista inizia in modo
informale e rilassato.
D. Davide, raccontaci la tua storia
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