(Credits photo: Nasa)
Comprendere cosa significhi la
morte di John Herschel Glenn (Cambridge,
18 luglio 1921 – Columbus, 8 dicembre 2016) significa dover viaggiare nel
tempo. Arrivare alla metà del secolo scorso con gli occhi e la tecnologia di quel momento.
Un momento in cui il mondo era
diviso in due parti e la sfida
tecnologica per lo spazio era
anche politica.
Un momento in cui gli astronauti erano qualcosa di più
complesso di oggi. Erano uomini, eroi, simboli politici e sociali.
Immaginate le bottiglie di coca cola in vetro, i classici
americani degli anni ’60 alla radio e macchine grandi come aerei nelle strade. Immaginate
di essere dei bambini che arrotolando un pezzo di cartone immaginando di
giocare con una navetta spaziale.
Ora, se immaginate per un attimo di
essere quel bambino, e a vostra volta immaginate di essere un’astronauta, sicuramente state immaginando
di essere John Glenn. L’uomo dei
record.
Membro dei Mercury Seven, i primi sette astronauti della NASA destinati al programma spaziale Mercury, è stato il primo astronauta americano in orbita attorno alla Terra a bordo della missione Mercury-Atlas 6 (MA-6) il
20 febbraio 1962. Ed è stato il più anziano astronauta della storia grazie al
suo volo a bordo dello space shuttle
Discovery nella missione STS-95
(29 ottobre – 7 novembre 1998).
Glenn ha rappresentato, e rappresenterà per sempre, la vera essenza
dell’astronautica. Quella disciplina che ha come scopo il raggiungimento di
obiettivi mai sfiorati prima, fatta da uomini in grado di abbattere la barriera
del “mai fatto prima”. Sottoposti a rischi non realmente calcolabili e che non
potranno mai essere routine.
Non è stato il cinquantesimo o il
centesimo astronauta a non sentire il peso del suo corpo, in orbita attorno al
nostro pianeta. Lui è stato il primo. Un pioniere. Il simbolo del prestigio e
del successo della tecnica e dell’inteligenza umana. Con Glenn non scompare
solo un uomo, ma un titano della razza umana.
Emmanuele Macaluso
Splendide parole per ricordare un grande e farci vivere un attimo di storia. Grazie
RispondiEliminaGrazie, è sempre un piacere ricevere apprezzamento per il proprio lavoro. Noi ce la mettiamo tutta. Continua a seguirci.
RispondiEliminaEM per #TheCOSMOBSERVER