sabato 30 maggio 2020

DEMO-2 DI SPACEX: DECOLLO DI UNA NUOVA ERA


(Il Falcon 9 in spinta a pochi secondi dal lancio - Photo Credit SpaceX / NASA)

Dopo il rinvio dello scorso 27 maggio, il 30 maggio 2020 sarà ricordato a lungo nella storia dell’astronautica. In un momento storico difficile, mentre il mondo si confronta con una pandemia globale che abbiamo imparato a conoscere con il nome di Covid-19, due uomini lasciano il pianeta a bordo della Capsula Dragon V2 (più comunemente nota come Crew Dragon) della SpaceX.

Il potente vettore Falcon 9, ha atteso per giorni sul mitico Pad 39 A del John F. Kennedy Space Center (KSC) in Florida (USA),  di scatenare l’enorme pressione dei suoi motori Merlin sul suolo per spingersi verso lo spazio.
A bordo della capsula due astronauti americani, che per la prima volta dopo 9 anni - cioè dalla fine del programma Space Shuttle con la missione STS-135 - lasciano la Terra per raggiungere la ISS (International Space Station) in orbita attorno al pianeta.

E proprio il comandante della Missione Demo-2, Douglas Gerald Hurley (classe 1966) fa da anello di congiunzione tra il passato e il presente. Hurley infatti faceva parte dell’ultima missione Shuttle, e ora si trova ad essere il comandante del veicolo nella prima missione spaziale svolta da un’azienda privata (la SpaceX di Elon Musk) con equipaggio. Al suo fianco, all’interno della Crew Dragon, il collega Robert Louis "Bob" Behnken. Entrambi, prima di questa missione sono stati due volte nello spazio durante l’epopea del Programma Space Shuttle: STS- 127 e STS-135 Hurley; STS-123 e STS-130 Behnken.

Obiettivo della missione Demo-2 di SpaceX è portare il primo equipaggio umano a bordo di una capsula privata sulla stazione spaziale internazionale. Una missione dal grande valore simbolico, perché segnerebbe il ritorno alla capacità, da parte degli statunitensi, di essere indipendenti dall’agenzia spaziale russa (Roscosmos) - con le navette Soyuz - per il trasporto di astronauti nello spazio.

La Demo-2 è stata presentata come un passo avanti nell’esplorazione spaziale, nonostante non vada a battere record di percorrenza, coprendo il tragitto più volte effettuato dalle Soyuz e dallo Space Shuttle. Non proprio “una prima” quindi. Tuttavia, il fatto che sia un’azienda privata a svolgere quel “tratto di cielo” tra la Terra e la ISS - seppur con l’appoggio tecnico e scientifico della NASA – apre interessanti opportunità per il futuro dell’esplorazione spaziale. Quel che è certo è che sono molte le novità tecnologiche che la Crew Dragon mette a disposizione dell’astronautica.

Il lancio è avvenuto alle 21:22 esatte e tutte le procedure del piano di volo sono state rispettate. Poco dopo i 9 minuti dal lancio, il primo stadio del vettore è atterrato su una piattaforma nell’oceano per essere revisionato e riutilizzato. Nell’entusiasmo ascoltabile durante la diretta, i due astronauti hanno raggiunto lo spazio e la traiettoria che la Crew Dragon seguirà per raggiungere la stazione spaziale internazionale. Il rendez-vous è previsto per la giornata di domani, 31 maggio, dopo una serie di procedure e prove che gli astronauti eseguiranno nelle prossime ore per testare la capsula in ambiente operativo.

A nome della redazione di COSMOBSERVER, del G.R.O.C.A. (Gruppo di Ricerca e Osservazione Cosmica e Astronomica) di COSMOBSERVER e di MISSION DARK SKY, desideriamo fare i complimenti a Elon Musk, a tutti i membri di SpaceX e alla NASA. Oggi, questo team di lavoro ha superato il detto tanto caro a molti appassionati di astronautica: “Per Aspera ad Astra”.


Emmanuele Macaluso

Nessun commento:

Posta un commento